Dal fascino per il materiale (rovere antico da briccole della laguna di Venezia) nascono le forme di Paradigma. Non un volume stabile ma che fluttua nel movimento di elementi ora sommersi ora emersi, capaci di catturare la luce e di mostrarci tutta la naturalità del legno, di chi lo ha abitato, del lavoro, del tempo, dell’acqua. Il ferro puro, senza alcuna finitura,  aumenta la forza d’immagine dell’insieme e impone una presenza che invita al tocco.

La necessità di far risaltare le capacità artigiane del distretto della Bassa Veronese, attraverso il recupero di giacenze di magazzino invendute; con un po’d’ironia e la voglia di rileggerle. Per arrivare a definire oggetti che custodiscono valori del passato e li catapultano giocosamente nel presente, con variazione di funzione e rivoluzione nel modo di concepire gli stili. Caratteristiche ben definite, colori tenui, quasi come dei passi leggeri ed eleganti.

Boom! Ed eccoci proiettati nel periodo straordinario e creativo degli anni ’50-‘60 europei e americani. La vitalità delle linee oblique e degli spostamenti inaspettati di volume. La solidità dei materiali naturali, come l’abete, il rovere e il ferro. Vitalità e solidità: un mix esplosivo, di nome e di fatto!